martedì 16 aprile 2019

Il treno della vita

Fin da piccolo sono affascinato dai treni e tutto quello che li riguardano: locomotive, vagoni, semafori, rotaie...
Si, rotaie, queste 2 rotaie che camminano parallele arrivando in ogni parte del mondo, anche la più sperduta: è come se io fossi ipnotizzato dalla visione delle traversine che ti vengono incontro ad alta velocità e, con la stessa velocità, passano e vanno via, perdendosi dietro, mentre altre ne arrivano...

La metafora della vita: cose che passano, restano per un attimo, e vanno via velocemente, mentre altre ti vengono velocemente incontro...

Stamattina, andando in bici, sono passato vicino una stazione ferroviaria: come al solito il mio sguardo è stato attratto dalla cosa, ma una, in particolare, mi ha colpito, chissà perchè... un binario morto!

Un povero binario che finisce davanti una barriera di cemento o di vecchie traversine accumulate, un binario che sarebbe potuto arrivare chissà dove, ma che per un motivo o per un altro, anche per necessità, è stato bloccato lì...

E pensavo alla mia vita, che scorreva tranquilla, in pianura, senza salite, ma anche senza discese, finchè un giorno mi trovai davanti uno scambio, rallentai un attimo, forse troppo poco, e decisi di deviare dal mio "solito" percorso, per affrontare un nuovo itinerario, forse anche in salita, ma di certo più affascinante...

Salendo, salendo, c'è stato un punto in cui mi accorsi che il locomotore era entrato in difficoltà, ho dovuto fermarlo per farlo riposare, dimenticandomi però di avvertire chi era con me che ci si fermava per un po'...

Il mio treno finalmente riuscì a partire, ma tanta fu la delusione quando mi accorsi che ero finito in un binario morto, uno di quelli con la barriera di cemento... ed il peggio è che lo scambio che avevo appena passato era stato chiuso per far passare altri treni, cosi da rimanere bloccato e non poter più tornare indietro...

Ecco, la mia vita finita in un binario morto!