giovedì 28 marzo 2019

Inquietudine


La storia è sempre la stessa: capitano dei periodi in cui sembra tutto si accanisca contro di te, che tutto il mondo sia contro di te, che tutto ciò che ti circonda e chi ti circonda siano messi lì apposta per crearti problemi... e poi il mio carattere di merda, sempre più maleodorante...

Vabbè, niente di nuovo... 
Poi ci si mettono anche i miei mali, che per quanto somatici siano, mi fanno male sul serio... risultato: negatività, voglia di non far niente, esagerate preoccupazioni per qualunque minima cosa debba fare...
Mancanza di stimoli...
Poi capita che un mattino ti svegli all'improvviso, meravigliandoti di non aver il solito mal di testa, di avere una strana voglia di fare e di non avere invece dentro di te quella stanchezza di vivere le solite cose di tutti i giorni e... che faccio? non approfitto?
Ma si che approfitto: mi vesto in gran fretta, prendo tutto l'occorrente e, con il cielo schiarito da poco, mi metto in macchina e me ne vado di gran carriera nell'unico posto dove la mia residua voglia di fare riesce a venir fuori... Il mio campo di volo!
Il cielo era strano, non c'era quel sereno che le previsioni avevano preannunciato, ma per fortuna non c'era nemmeno tanto vento ed io avevo bisogno di rimpadronirmi un po' di me stesso, dopo le varie esperienze negative passate all'ospedale con mio padre e con il mio mal di testa che avevano quasi distrutto del tutto le mie già poche certezze...
Vabbè, ho cercato in quel momento di non pensare a niente, ai miei mali veri e presunti, al mio stato d'animo in quel momento non proprio positivo e mi sono dedicato al pensiero di quello che avrei fatto una volta arrivato al campo di volo.
Mi sono più volte dilungato sulla magia di quel luogo, sperduto tra le campagne, dove i rumori arrivano talmente attutiti che sembrano quasi piacevoli suoni, dove gli uccelli ti girano intorno quasi giocando e dove le montagne fanno da sfondo in lontananza: e in tutto questo contesto, con la mente un po' libera ci si riavvicina alla vita, si riprende possesso del proprio io, anche se il mio "io" a volte non è che sia tanto piacevole...
Solite lungaggini...
Arrivo al campo, come al solito, vista l'ora, non c'era nessuno, e questa cosa, devo dire la verità, qualche volta mi fa piacere, starsene soli con i propri pensieri, parlare ad alta voce senza aver paura che ti prendano per matto, dare sfogo a tutto quello che ti passa in testa in quel momento, addirittura cantare un'improponibile canzone dei miei... ehm, di qualche tempo fa...
Solita faticaccia per tirare fuori il mio delta dall'hangar, visto che davanti ce ne erano 4 e soliti controlli prima di andare in volo con la mia solita accuratezza, anche se non vedevo l'ora di volare...
E solita chiacchierata, sempre visto che ero solo, con il mio Delta...
Ed eccomi lì, sulla pista di decollo, con quella solita sensazione di esaltazione mista a timore riverenziale e con la consapevolezza di essere fortunato a poter provare quell'emozione...
In un attimo sono lassù, tutto diventa piccolo, la vita frenetica scorre sotto di me, mentre io sono solo, nel cielo...
Vabbè, solita retorica, ma chi non l'ha provato non può capire cosa si sente: anche il più esperto dei piloti di deltaplano a motore non cesserà mai di avere quelle emozioni, ogni volta non mancherà di raccontare qualche nuova sensazione, e i suoi occhi saranno sempre illuminati dalla felicità di aver fatto qualcosa di... esclusivo...
Quasi 2 ore di volo, dapprima sul campo, poi allontanandomi un po', fino al pavoneggiamento verso l'outlet di valmontone, dove la gente alzava la testa per vedere cosa era "quel coso" strano che volava sopra le loro teste: vabbè, lo sò, essere un po' esibizionisti, sempre nel rispetto della sicurezza, mi piace, anche perchè non è che abbia avuto mai tante cose da esibire... (pensiero toninesco)...
Poi, si ritorna alla base, si fa qualche prova di decollo ed atterraggio, che non guastano mai, e si rientra in hangar dove, nel frattempo, era arrivato qualcuno, con cui poter dividere quella gioia...
E quella "normalità" nel parlare di quelle cose, che proprio a portata di tutti non sono, è esaltante: non mi stancherò mai di ringraziare "CHI" mi ha iniziato a questa disciplina e "CHI" mi ha spinto a continuare nei mei frequenti momenti di "riflessione"...
Vabbè, finisco, dicendo che ho dentro un po' di serenità, sperando che mi duri il più possibile e cosciente che tra qualche giorno sarò di nuovo lassù, a provare quelle emozioni e a dimenticare i miei, sempre presenti, problemi...

Tonino

giovedì 7 marzo 2019

Cose di 8 anni fa...

Non credevo fosse possibile, assolutamente no... Ed invece è successo!
Avevo amato una sola volta nella mia vita, un breve periodo in cui ho provato delle emozioni intense e sconvolgenti che solo l'amore può dare, ma che è finito troppo presto lasciandomi addosso una tristezza infinita, tristezza che ha accompagnato tutta la mia vita...

Poi, all'improvviso, quando ormai proprio non ci pensavo più, è apparsa lei, in tutta la sua spontaneità, la sua bellezza, la sua semplicità... 

Non pensavo, non pensavo proprio che una donna potesse interessarsi a me, non lo pensavo quando ero ragazzo e soprattutto non lo pensavo adesso... ma invece è successo, ed è meraviglioso. è come ritornare indietro nel tempo, ricominciare ad amare con tutto se stesso, liberando tutto l'amore che avevo dentro da troppo tempo... troppo... ed è bellissimo, bellissimo è essere amati ma soprattutto amare... e quanto avevo bisogno di amare!

E questo amore sta scoppiando dentro di me, amplificato dall'età, una cosa meravigliosa che non credevo fosse cosi, emozioni che non esito a dire, sconosciute, mai vissute prima... 

Il volere stare sempre insieme a lei, cercarla continuamente, pensarla costantemente, la sofferenza di non poterla ancora avere vicino, di non poterla stringere come vorrei fare in ogni momento della giornata, la voglia di proteggerla, di amarla... penso questo sia amore..

Sono cosciente di andare incontro a delle incognite, a incomprensioni con chi ho vissuto fino ad adesso e ad altre vicissitudini non certo piacevoli, ma io non mi sono mai sentito cosi amato e desiderato, non ho mai visto occhi guardarmi in questo modo e anch'io mi sono innamorato in un modo quasi assurdo, considerata la mia scarsa propensione a credere ormai in queste cose...

L'amo profondamente, voglio vivere quello che resta della mia vita insieme a lei... almeno potrò dire che avrò amato nella mia vita... perchè fino ad ora non lo avevo mai fatto, in un modo cosi intenso...

Solo il tempo dirà... 

Tonino

mercoledì 6 marzo 2019

Soglie...

Mi sveglio tutte le mattine alla solita ora, 5.00, 5.30, da più di 35 anni, un po' perchè il gatto inizia a passeggiarmi sulla schiena, un po' perchè devo prepararmi per andare al lavoro (inizio alle 7.00)... 

Avvicinandosi la "soglia" della pensione, sempre più spesso mi viene da domandarmi cosa succederà quando supererò quella soglia: ci sono certe mattine che benedico il fatto che ancora "devo" andare al lavoro e penso con "tristezza" a quando non avrò "niente da fare", si, vera tristezza...

Mi abituerò alla nuova situazione, credo, anche perchè, nel tempo, mi sono creato dei passatempi (bici, volo in deltaplano, pesca, sci, passeggiate in montagna, fotografia...) ma confesso che quando penso al "gran" giorno mi sale una certa ansia... E certo, mi mancava solo questa di ansia...

Staremo a vedere cosa succederà, anche se il mio innato pessimismo, a volte, mi fa pensare cose... indicibili... (che lo dico a fare?)
E questo mal di testa, ormai quasi perenne, non mi fa certo pensare a cose belle.

Tonino